Episodios

  • Salari al palo
    Apr 19 2025

    Da trent’anni i redditi dei lavoratori italiani non crescono. La questione salariale, è nel nostro paese, un’anomalia assoluta tra le economie avanzante con caratteri quasi strutturali e conseguenze negative sul piano economico e sociale. Una questione che riguarda il lavoro povero, ma anche la fascia medio alta, quella su cui incombe gran parte del carico fiscale che sostiene il nostro sistema di welfare. Ma quali sono le cause che hanno determinato il blocco dei salari e quali sono le possibili strade per farvi fronte? A questi interrogativi offre alcune interessanti risposte il libro appena pubblicato da Egea dal titolo “La questione salariale”, scritto sotto forma di dialogo da Andrea Garnero e Roberto Mania. Ne parliamo con Andrea Garnero, economista dell’Ocse a Parigi, che si occupa in particolare di salari minimi e contrattazione collettiva.

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  • L'ENI di Mattei
    Apr 12 2025

    Se si guarda alla storia del nostro Paese, non vi è dubbio che l’energia ha rappresentato il motore dell'Italia moderna, segnandone il percorso economico e politico. Dalle prime esplorazioni petrolifere all’ascesa delle grandi aziende nazionali, passando per le nazionalizzazioni degli anni Sessanta e le crisi di mercato, il settore energetico si è intrecciato con gli equilibri internazionali, contribuendo a definire il nostro modello di sviluppo. A ripercorrere questo lungo e interessante tragitto è un libro pubblicato da Luiss University Press dal titolo “Super! Un secolo di energia in Italia”. Un libro che ripercorre un secolo di profonde trasformazioni, raccontando come l'Italia sia passata da una dipendenza totale dalle importazioni a un ruolo chiave nelle strategie globali. Ne parliamo in compagnia dell’autore, Alessandro Lanza, direttore esecutivo della Fondazione Eni Enrico Mattei, e docente di Energy and Environmental Policy alla Luiss.

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  • Le tasse necessarie
    Apr 5 2025

    Le tasse non saranno forse “bellissime” come anni fa aveva sostenuto in modo provocatorio ma efficace Tommaso Padoa-Schioppa, ma certamente sono un elemento centrale del rapporto tra lo Stato e i cittadini. Tasse che - osserva Alessandro Santoro nel libro appena pubblicato dal Mulino dal titolo “L’economia delle tasse, cosa sono e come dovrebbero cambiare” - rappresentano la più concreta manifestazione della cessione di libertà individuale che ognuno di noi fa in cambio della protezione, dei beni e dei servizi che lo Stato ci offre. Il libro ci invita a occuparci delle tasse, non solo versando all’erario quanto dovuto, ma anche chiedendoci come e perché sono concepite e applicate, se il sistema attuale del prelievo è più o meno equo (in considerazione dell’alta evasione fiscale) e quali potrebbero essere le alternative possibili per le principali categorie di imposte, dall’Irpef all’Iva. Ne parliamo in compagnia del prof. Santoro, professore ordinario di Scienza delle Finanze nell’Università di Milano-Bicocca, in passato consigliere di diversi ministri dell’Economia.

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  • Il divario italiano
    Mar 29 2025

    Nonostante possa vantare molti di forza, il nostro Paese deve fare i conti con alcune persistenti fragilità che rischiano di mettere a repentaglio la sicurezza nazionale, la competitività, i livelli di benessere. Le guerre, gli squilibri geopolitici, la frammentazione dell’economia globale, le grandi transizioni in atto - digitale e ambientale - hanno infatti mutato profondamente lo scenario, amplificando gli effetti di alcune storiche debolezze del Paese. Se alcuni divari rispetto ad altre aree del mondo esigono misure europee, ancor più urgenti dopo l'insediamento di Donald Trump alla Casa Bianca, altri vanno governati a livello nazionale con nuove politiche. Muove da queste premesse il libro scritto per Mondadori da Roberto Garofoli e Bernardo Giorgio Mattarella, dal titolo “Governare le fragilità, sicurezza nazionale, competitività”. Un libro frutto di un lungo lavoro di analisi che espone con chiarezza i nodi con cui il nostro Paese deve misurarsi, dalle politiche della difesa all’ammodernamento della macchina pubblica, dal fisco alla revisione della spesa pubblica, dall’energia alla sanità, all’istruzione e alla ricerca. Ne parliamo con uno dei due autori, Roberto Garofoli, presidente di sezione del Consiglio di Stato, ex sottosegretario alla Presidenza del Consiglio nel governo Draghi, nonché ex segretario generale a palazzo Chigi e capo di gabinetto nei ministeri dell’Economia e della Funzione pubblica.

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  • 2025, la questione tedesca
    Mar 22 2025

    La Germania, il paese che dalla fine della Guerra fredda è stato il simbolo di un’Europa finalmente in pace, si trova alle prese con una «tempesta perfetta». La Germania riunificata è d’improvviso più vulnerabile e il continente fa i conti con un Paese che sta perdendo la sua capacità di imprimere una direzione all’Europa. Un tempo locomotiva d’Europa, la Germania da due anni è in recessione e ora si avvia a una svolta con il nuovo governo che il prossimo cancelliere Friedrich Merz si appresta a formare, sotto la spinta dell’emergenza imposta sul versante della sicurezza dall’offensiva di Donald Trump sul fronte della guerra in Ucraina, con l’Europa che vara un maxi piano di riarmo da 800 miliardi di euro, e la Germania si appresta ad allentare il vincolo costituzionale sul debito. Di Germania e dell’insorgere di quella che potremmo definire una “questione tedesca”, parliamo prendendo spunto da un libro pubblicato da Paesi edizioni dal titolo “Achtung, Germania in panne, che ne sarà del modello tedesco”, collana diretta da Frediano Finucci. L’autore è Alexander Privitera, senior non resident fellow presso l’American German Institut della John Hopkins University di Washington e senior fellow presso ISEA centro studi.

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  • La catena di smontaggio
    Mar 15 2025

    E' pari a 2,1 miliardi di tonnellate la quantità di materiali che ogni anno finiscono in discarica, senza essere riciclati se non in minima parte, mentre 100 miliardi di tonnellate è la domanda di materiali che ogni anno miliardi di persone genereranno. Nel mondo che verrà la catena di montaggio non basterà più: servirà anche una catena di smontaggio. Una vera e propria rivoluzione industriale che sta avvenendo sotto i nostri occhi, fatta di nuove imprese, nuove tecnologie e nuovi processi produttivi. Temi di grande rilevanza, cui non viene posta sufficiente attenzione, che affrontiamo prendendo spunto da un libro pubblicato da Egea dal titolo “La catena di smontaggio, la rivoluzione dell’economia dei materiali”, con prefazione di Massimo Sideri e postfazione di Luigi Ruggerone. L’autore è Davide Reina economista d’impresa, Associate Professor of Practice in SDA Bocconi School of Management, e Managing Partner di una società di consulenza strategica.

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  • Il pensiero economico italiano dal dopoguerra a oggi
    Mar 8 2025

    Il pensiero economico italiano affonda le sue radici nel Medioevo. Assume rilevanza nel Rinascimento e nell’Illuminismo. Si afferma nel primo cinquantennio dell’Italia unificata con personalità quali Ferrara, Pantaleoni, Pareto, Barone, De Viti de Marco, Einaudi, Ricci. Nelle due guerre e nella parentesi fascista tale tradizione si appanna. L’apertura dialettica dischiusa dall’Italia democratica, repubblicana, dopo il 1946 e il ristabilirsi delle relazioni culturali con l’estero favoriscono un recupero degli studi di economia. E proprio al pensiero economico che si è sviluppato in Italia dal secondo dopoguerra in poi è dedicato il volume appena pubblicato da Treccani in occasione del centenario della sua nascita. Era infatti il 18 febbraio del 1925 quando venne costituito a Roma ufficialmente l’Istituto Giovanni Treccani per l’Enciclopedia italiana che nel 1933 avrebbe poi assunto la denominazione di Istituto per l’Enciclopedia italiana fondata da Giovanni Treccani. Il volume, pubblicato a cura di Pierluigi Ciocca e Giangiacomo Nardozzi, si intitola appunto “Il pensiero economico nell’Italia Repubblicana”. Ne parliamo con Pierluigi Ciocca che in Banca d’Italia è stato economista in più settori del Servizio studi e responsabile della ricerca economica, nonché vice direttore generale.

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  • La crisi della globalizzazione
    Mar 1 2025

    Nel Cinquecento si verificarono quattro eventi rivoluzionari: la scoperta dell’America; l’invenzione della stampa; l’invasione musulmana ai confini d’Europa e il primo disordine finanziario globale. L’asse geopolitico dell’Europa si spostò dall’area mediterranea a quella atlantica. Oggi viviamo in un’epoca altrettanto traumatica a causa di quattro fenomeni paralleli: la «scoperta» dell’Asia e principalmente della Cina; l’affermazione della Rete che ci spinge verso una modernità artificiale; la guerra sul fronte orientale, dall’Ucraina al Medio Oriente, che è un unico attacco al nostro mondo occidentale. Mentre il rischio di un disordine finanziario internazionale è alle porte a causa dell’enorme massa di debito accumulata. Temi e riflessioni che affrontiamo in compagnia di Giulio Tremonti, presidente della Commissione Esteri della Camera, nonché ex ministro dell’Economia, autore di un libro appena pubblicato da Solferino, dal titolo “Guerra o pace”.

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