Episodes

  • Ettore Scola: la scrittura come primo ciak
    Feb 17 2025
    Ettore Scola è stato un grande regista perché prima di tutto è stato un grandissimo sceneggiatore. Ha capito per primo il rapporto stretto tra cinema e messa in scena del cinema. Il primo ricordo che ho è di quando veniva a casa di mio padre Steno per sceneggiare “Un americano a Roma”. Lavora con i più grandi, come Sordi e Tognazzi e confeziona uno dei film più belli della storia del cinema, il suo capolavoro, “C’eravamo tanti amati”. Ettore Scola mi ha insegnato una cosa fondamentale della commedia all’italiana: non bisogna mai essere moralisti, perché esistono anche le ragioni degli altri.
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  • Dino Risi: il Billy Wilder del cinema italiano
    Feb 10 2025
    E’ una grande emozione per me raccontare Dino Risi. Nasce a Milano in una famiglia borghese, studia medicina e diventa medico, ma la passione per il cinema stravolge la sua vita; a Roma conosce Carlo Ponti e da lì inizia tutta la sua carriera. Rilancia il cinema italiano con “Poveri ma belli”, fa film comici fino al suo capolavoro, “Il sorpasso”, dove mischia umorismo e crisi in maniera unica. Lavora con Totò, Sordi, Manfredi, Gassman, tutti i più grandi attori e attrici del cinema italiano. Dino fu un regista eclettico, gentile, che seppe raccontare l’Italia con una grazia formidabile.
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  • Il talento di Mario Monicelli: genio, ironia e libertà
    Feb 3 2025
    Mario è stato uno dei giganti del cinema italiano. Figlio di una famiglia di intellettuali, si laurea in lettere ed inizia la carriera con mio padre Steno, il suo miglior amico. Insieme formano una coppia di abili sceneggiatori e girano i primi film di Totò. Mario sale alla ribalta con “I soliti ignoti”, un film straordinario e poi con “La grande guerra”, dove mescola dramma, storia e umorismo. Ogni volta rimanevo incantato di come raccontava il cinema, con la sua gentilezza, cordialità, mai una parola di troppo.
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  • Tra clown e poeti: il mondo di Federico Fellini
    Jan 27 2025
    Federico nasce a Rimini e fin da subito dimostra un grande interesse per il cinema e soprattutto per il disegno; fu mio padre Steno, allora segretario di redazione, ad assumerlo per la prima volta come disegnatore. La sua fu una produzione limitata, ma eccelsa, da “Lo sceicco bianco” a “La dolce vita”, forse il suo film più enigmatico, complesso, ma altrettanto meraviglioso. E poi “8 ½”, il suo capolavoro, insieme al suo alter ego Marcello Mastroianni e “Amarcord”. Film indimenticabili che rimarranno scolpiti nella storia del cinema italiano ed internazionale.
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  • Carlo Vanzina: l'uomo dietro i cinepanettoni
    Jan 13 2025
    Questo episodio è il più difficile, ma anche il più facile, quello su mio fratello Carlo, un vero e proprio fenomeno. Divenne subito aiuto regista di Mario Monicelli ed ebbe l’opportunità di lavorare su set incredibili, da “Romanzo popolare” a “L’armata Brancaleone”. Dopo aver rifiutato una proposta di Carlo Ponti iniziammo a lavorare insieme; facemmo film bruttissimi, al principio, poi mettemmo a fuoco un altro grande fenomeno, Diego Abatantuono e con lui e Jerry Calà girammo “I fichissimi”; da lì la nostra carriera non si è più fermata. Tutto con un grande obiettivo: fare commedie che fotografassero anche la realtà. Carlo è stato il miglior regista, sceneggiatore, fratello, che potessi mai avere.
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  • Ugo Tognazzi: il cuoco, il comico, l'attore
    Jan 6 2025
    Gassmann, Manfredi, Sordi e Tognazzi: i quattro moschettieri della commedia all’italiana. Ugo Tognazzi l’ho conosciuto bene ed è l’esempio perfetto di come si arrivi ai vertici del cinema partendo dall’avanspettacolo. Il contatto diretto con il pubblico nei polverosi teatri di provincia fu la molla che gli permise di coltivare il suo talento innato. Fu un personaggio strepitoso, amante della vita, del cibo, delle donne, passioni che riportò magistralmente dalla realtà allo schermo, da “Amici miei” a “I nuovi mostri”.
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  • Vittorio Gassman: la voce profonda del cinema italiano
    Dec 30 2024
    Il “mattatore”, così era soprannominato l’attore più completo di tutto lo spettacolo italiano. Dotato di talento, carisma, intelligenza, bellezza, Vittorio iniziò all’Accademia nazionale d’arte drammatica “Silvio D’Amico”, fucina di grandi attori e attrici del cinema nostrano. Interpretò magistralmente sia drammi che commedie: “Riso amaro”, “I soliti ignoti”, fino a “Il sorpasso” di Dino Risi, forse il ruolo più iconico nella carriera di questo gigante del cinema italiano.
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  • Raimondo Vianello: dallo sketch al salotto televisivo
    Dec 23 2024
    Ho conosciuto bene Raimondo Vianello, l’esempio perfetto della comicità inglese trasportata nel cinema italiano. Figlio di un ammiraglio, sempre elegantissimo, inizia la sua vita professionale nientemeno che con Ugo Tognazzi nel programma “Un due tre”. Dal cinema alla televisione privata, insieme alla moglie Sandra Mondaini, senza tralasciare la sua enorme passione per il calcio.
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