• Ricorda il mio nome - Storie di femminicidi

  • By: Anna Bardazzi
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Ricorda il mio nome - Storie di femminicidi

By: Anna Bardazzi
  • Summary

  • Ricorda il mio nome - Storie di femminicidi è un podcast che racconta le storie di donne uccise perché donne, affinché possano essere ricordate come persone, e non come l'ennesimo caso di femminicidio. Ogni episodio racconta la storia e il femminicidio di una donna diversa, i suoi sogni e la sua vita. Delle modalità in cui un uomo a lei vicino ha deciso di prendersi la sua vita e di come è stato giudicato quest'uomo in tribunale. Il podcast è realizzato con la collaborazione dell'avvocata Roberta Sandri.
    Anna Bardazzi
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Episodes
  • SPECIALE – Morte due volte
    Jul 15 2024
    Si stima che in Italia circa il 30% dei femminicidi sia seguito da un suicidio. Chi uccide una donna decide, in un terzo dei casi, di togliersi la vita. Le storie di queste donne non sono mediatizzate: di loro si parla in qualche articolo, raccontando la “tragedia”, il “dramma”, ma poi vengono ben presto dimenticate. Non c’è bisogno di indagare, non c’è un colpevole da ricercare o da condannare, non ci sono processi televisivi e gogne web o complottisimi. Tutto finisce, anche quando “si cerca il movente”. Fino a poco tempo fa, non era insolito trovare titoli come “uniti nella morte”, “insieme fino alla fine”. Ma non c’è niente di romantico nell’uccisione di una donna per motivi di genere. Lo dimostrano le storie di Michela Noli, Ester Pasqualoni e Antonietta Gargiulo. Chi ha ucciso l’ha fatto perché non tollerava la loro scelta di autodeterminarsi. In questo episodio speciale raccontiamo le storie di queste donne, e proviamo a capire perché un uomo decide di uccidere e poi uccidersi. E perché i media continuano a raccontare i femminicidi-suicidi come una tragedia romantica. Michela Noli, Ester Pasqualoni e Martina e Alessia, le figlie di Antonietta Gargiulo, sono morte due volte: noi siamo qui per ricordarle. Attenzione: il podcast contiene dettagli di una vicenda criminale che potrebbero turbare le persone più sensibili. TW: femminicidio, suicidio. Per leggere gli approfondimenti alla puntata puoi seguirci su ⁠⁠⁠⁠⁠Substack⁠⁠⁠⁠⁠ oppure ⁠⁠⁠⁠⁠iscriverti alla nostra newsletter⁠⁠⁠⁠⁠. Arriva due volte al mese ed è gratuita. Trovi ⁠su YouTube⁠ il video del nostro primo evento live, con un caso inedito e le commoventi parole delle famiglie di Elisa Amato, Jennifer Miccio e Claudia Corrieri, vittime di femminicidio. FONTI Otello & Desdemona o del femminicidio: l'attualità della tragedia shakespeariana Maschile patologico. La vocazione suicida del Patriarcato, Paola Zaretti Femicide - The politics of woman killing, Jill Radford e Diana Russell Child outcomes and risk factors in U.S. homicide-suicide cases 1999–2004 Intimate partner homicide–suicide: Perpetrator primary intent across young, middle, and elder adult age categories Epidemiologia dell’omicio-suicidio passionale in Italia Approche psychopathologique du passage à l'acte homicide-suicide Unveiling the Dark Nexus: A systematic review on the interplay of mental health, substance abuse, and socio-cultural factors in femicide Risk Factors for Intimate Partner Femicide–Suicide in Italy: An Ecological Approach L'alienazione parentale in Italia BRANI ⁠⁠⁠⁠Cold Mind Enigma - Crime Mysterious Detective Music - Loopable - GioeleFazzeri⁠⁠⁠⁠ ⁠⁠⁠⁠A sad piano - Music_For_Videos⁠⁠⁠⁠ ⁠⁠⁠⁠Piano Synth Ambient - Lite Saturation⁠⁠⁠⁠ ⁠⁠⁠⁠Moving Sad Classical Piano - Ashot-Danielyan-Composer⁠⁠⁠⁠ ⁠⁠⁠⁠Dramatic Tension - Ashot-Danielyan-Composer⁠⁠⁠⁠ ⁠⁠⁠⁠Melancholic Sad Piano - Music_For_Videos⁠⁠⁠⁠ ⁠⁠⁠⁠Slow Sad Epic Piano (Power Of Your Heart) - Ashot-Danielyan-Composer⁠⁠⁠⁠ Instagram: @ricordailmionome_podcast Puoi scriverci all’indirizzo mail: ricordailmionome.podcast@gmail.com
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    52 mins
  • 8. Lucia Bellucci
    Jun 15 2024

    Lucia Bellucci era nata il 2 ottobre 1981, aveva un fratello gemello, Carlo, e una sorella di due anni più grande, Elisa. Era cresciuta a Pergola, in provincia di Pesaro Urbino, ma da tempo il suo lavoro da estetista la portava in giro. Adorava viaggiare. Aveva aperto un salone nella sua città e negli ultimi anni faceva la stagione estiva e quella sciistica a Madonna di Campiglio, dove gestiva la SPA dello Chalet del Brenta. Lucia era stata sposata ma il suo matrimonio era finito perché si era innamorata di un altro uomo, un avvocato veronese che aveva tredici anni più di lei, Vittorio Ciccolini.

    Il loro era sempre stato un rapporto costellato di alti e bassi tanto che alla fine, nel 2012, Bellucci aveva deciso di mettere fine alla relazione. Ma l’uomo aveva iniziato a tormentarla, incapace di accettare la fine della loro storia ma soprattutto il fatto che Lucia avesse trovato un altro compagno. Minacciava anche di uccidersi, per questo lei continuava a rispondere alle sue chiamate e ad accettare di vederlo. È stato così anche il 9 agosto 2013, quando Vittorio le ha proposto di vedersi in Trentino, dove lei era appena arrivata per iniziare la stagione, per un ultimo appuntamento. Un’ultima cena insieme per riappacificarsi e andare avanti, ognuno per la sua strada.

    Peccato che Lucia Bellucci, da quell’appuntamento, non farà mai ritorno.

    Attenzione: il podcast contiene dettagli di una vicenda criminale che potrebbero turbare le persone più sensibili. TW: femminicidio.

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    Trovi su YouTube il video del nostro primo evento live, con un caso inedito e le commoventi parole delle famiglie di Elisa Amato, Jennifer Miccio e Claudia Corrieri, vittime di femminicidio.

    FONTI

    Metamorfosi – Ovidio

    Medusa e il corallo – Analisi dell’opera di Giorgio Vasari

    No visible bruises – Rachel Louise Snyder

    Femminicidio e stalking – Dott. Marino D’Amore

    Le rire de la Méduse – Hélène Cixous

    Il mito di Medusa, la vittima di stupro trasformata in un mostro

    BRANI

    ⁠⁠⁠Cold Mind Enigma - Crime Mysterious Detective Music - Loopable - GioeleFazzeri⁠⁠⁠

    ⁠⁠⁠A sad piano - Music_For_Videos⁠⁠⁠

    ⁠⁠⁠Piano Synth Ambient - Lite Saturation⁠⁠⁠

    ⁠⁠⁠Moving Sad Classical Piano - Ashot-Danielyan-Composer⁠⁠⁠

    ⁠⁠⁠Dramatic Tension - Ashot-Danielyan-Composer⁠⁠⁠

    ⁠⁠⁠Melancholic Sad Piano - Music_For_Videos⁠⁠⁠

    ⁠⁠⁠Slow Sad Epic Piano (Power Of Your Heart) - Ashot-Danielyan-Composer⁠⁠⁠

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    42 mins
  • 7. Dina Dore
    May 15 2024

    Dina Dore era nata il 22 settembre 1971 a Gavoi, in Sardegna in una famiglia molto unita. Aveva una sorella, Graziella, e due fratelli, Bruno e Giuseppe. Era una ragazza meticolosa, motivata, con le idee chiare. Dopo le scuole superiori si era iscritta a Scienze Politiche a Sassari, dove aveva iniziato a convivere col ragazzo con cui stava da un po’, Francesco Rocca, che studiava come dentista. Nel giro di poco, però, Dore aveva deciso di lasciare l’università per fare ritorno a Gavoi e occuparsi del padre che si era ammalato di tumore. Poi aveva iniziato a lavorare come assistente per il suocero, anche lui dentista, e infine per il fidanzato, una volta laureato. Dopo quindici anni insieme, i due avevano deciso di sposarsi con un matrimonio in grande. Dina aveva pensato a ogni minimo dettaglio e voleva che tutto fosse perfetto. Poco tempo dopo, nel 2007, la coppia ha una bambina.

    Il 26 marzo 2008 Rocca rientra a casa dal lavoro e trova l’auto della moglie parcheggiata in garage. Di lei nessuna traccia: la borsa gettata a terra, l’ovetto con la piccola di 8 mesi lasciato sul pavimento, tracce di sangue. Soltanto dopo molte ore la scientifica farà la macabra scoperta: il corpo senza vita di Dina Dore era nel bagagliaio della sua auto. Le indagini andranno avanti a vuoto per anni seguendo la pista del tentativo di sequestro finito male, facendo ripiombare la Barbagia sarda nel terrore degli anni dei rapimenti.

    Ma la realtà, come spesso succede, è molto più semplice di quel che si pensa: il 26 febbraio 2013, dopo quasi cinque anni dalla morte di Dina, viene infine arrestato il mandante del suo femminicidio. Da allora, una bambina che non ha mai conosciuto sua madre cresce con la zia.

    Attenzione: il podcast contiene dettagli di una vicenda criminale che potrebbero turbare le persone più sensibili. TW: femminicidio.

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    Vi aspettiamo il 25 maggio a Prato, alle 17, alla Biblioteca Lazzerini, per il primo incontro live di Ricorda il mio nome. Racconteremo una storia inedita e dialogheremo con il Centro Antiviolenza La Nara.

    FONTI

    Accabadora, Michela Murgia, Einaudi

    L’ho uccisa perché l’amavo. Falso!, Michela Murgia e Loredana Lipperini, Emons

    Orfani speciali, Anna Costanza Baldry, FrancoAngeli

    Sa Crabarissa, leggenda

    Indagine Istat sulle condizioni di vita delle persone separate in Italia (2011)

    Si ringrazia l’avvocato Massimo Delogu per la collaborazione.

    BRANI

    ⁠⁠Cold Mind Enigma - Crime Mysterious Detective Music - Loopable - GioeleFazzeri⁠⁠

    ⁠⁠A sad piano - Music_For_Videos⁠⁠

    ⁠⁠Piano Synth Ambient -Lite Saturation⁠⁠

    ⁠⁠Moving Sad Classical Piano - Ashot-Danielyan-Composer⁠⁠

    ⁠⁠Dramatic TensionAshot-Danielyan-Composer⁠⁠

    ⁠⁠Melancholic Sad PianoMusic_For_Videos⁠⁠

    ⁠⁠Slow Sad Epic Piano (Power Of Your Heart)Ashot-Danielyan-Composer⁠⁠

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    39 mins

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