• Nel giorno della prima passeggiata spaziale privata, gli Stati Generali della Space Economy

  • Sep 12 2024
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Nel giorno della prima passeggiata spaziale privata, gli Stati Generali della Space Economy

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  • E' stata un completo successo la prima passeggiata spaziale di privati della storia: iniziata alle 12,12 ora italiana e conclusa circa 2 ore. La navetta ha raggiunto i 700 chilometri di altitudine dalla Terra, 300 chilometri più in alto rispetto alla Stazione Spaziale Internazionale.

    L'obiettivo di questa passeggiata è stato infatti testare le nuove tute pressurizzate progettate dalla SpaceX di Elon Musk, destinate ai futuri astronauti civili che voleranno sulla Luna o su Marte.

    Intanto oggi a Milano si sono tenuti gli Stati generali Space Economy, il 75* Congresso astronautico internazionale. L'appuntamento, promosso dall'Ipse (Intergruppo parlamentare per la Space Economy), è dedicato a valorizzare la filiera nazionale dello spazio e a contribuire alla crescita del comparto. In particolare, gli Stati Generali si propongono come un'occasione di confronto tra l'Intergruppo parlamentare per la Space Economy, il Governo, l'industria spaziale italiana, le Istituzioni nazionali e locali, il mondo dell'economia, quello dell'alta formazione e della ricerca, e i principali stakeholder.

    Ne abbiamo parlato con Giorgio Marsiaj, Delegato del presidente di Confindustria per l'aerospazio.

    Bce taglia tasso di 0,25 punti, sui depositi cala al 3,50%

    La Bce taglia i tassi e introduce un nuovo quadro operativo . Nella riunione di settembre, la banca centrale ha deciso, all'unanimità, di ridurre il tasso sui depositi di 25 punti base, dal 3,75% al 3,50% e di modificare lo spread fisso del tasso sui rifinanziamenti, che è stato ora fissato a 15 punti base al di sopra di quello dei depositi (erano 25). Il repo scende quindi dal 4,25% al 3,65%, mentre il tasso di emergenza , come sempre più alto di 25 punti base, cala dal 4,50% al 3,90 per cento. Per entrambi il taglio è di 60 punti base.

    Il taglio è stato possibile perché l'inflazione continua a seguire il sentiero individuato dalla Bce a giugno. Le proiezioni di settembre hanno confermato che la velocità dei prezzi media sarà pari al 2,5% quest anno, al 2,2% nel 2025, all 1,9% nel 2026. La core inflation passerà dal 2,9% del 2024, al 2,3% dell anno prossimo, al due per cento del 2026. Secondo lo staff della Bce, l'inflazione salirà nei prossimi mesi, per un mero effetto aritmetico , per poi tornare a calare e tornare all'obiettivo nella seconda metà dell'anno prossimo. In conferenza stampa, la presidente Christine Lagarde ha poi aggiunto che, molto probabilmente, a settembre l'inflazione risulterà molto bassa, ma il dato - anch'esso legato a base effects - non è destinato a incidere sulle future decisioni di politica monetaria.

    Il commento di Donato Masciandaro, docente politiche monetarie università Bocconi, editorialista Sole 24 Ore.

    La nostra energia è più cara di quella degli altri paesi

    Il rapporto Draghi sullo stato dell'economia europea mette in luce come l'energia sia oggi un fattore di svantaggio competitivo. Il petrolio, con i suoi derivati, conta per più del 90% della domanda di energia dei trasporti. Draghi mette in chiaro, ha scritto ieri Tabarelli in un editoriale su la Stampa, l'insostenibile differenza che esiste nei costi dell'energia alle imprese in Europa rispetto a quelli di Cina e Stati Uniti: da noi l'elettricità è a 200 euro per megawattora (MWh) negli Usa e in Cina sotto gli 80 euro. Per il gas le distanze sono maggiori, 60 euro/MWh da noi, 12 negli Usa.

    C'è da precisare che, i costi delle rinnovabili non sono confrontabili con quelli delle fonti tradizionali, perché l elettricità da centrali a gas, a carbone, nucleari, è disponibile e programmabile sempre in grandissime quantità, tutte le 8760 ore che sommate costituiscono un anno - e non solo le 1500 ore del solare, o le 2500 ore dell'eolico. Pensare che si possa risolvere il problema degli alti prezzi solo con più rinnovabili è sbagliato.

    I prezzi degli Stati Uniti dell'elettricità sono scandalosamente bassi perché usano volumi enormi di gas a prezzi stracciati per una produzione interna che è esplosa grazie alla tecnologia del fracking, della fratturazione idraulica. Un merito che va totalmente ai cattivi petrolieri, quelli americani, il cui petrolio esce a fiotti dal Texas e consente a noi europei di parlare di alchimie dei mercati.

    E' intervenuto Davide Tabarelli, presidente Nomisma Energia.

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