• L’Europa agroalimentare che verrà
    Jun 20 2024

    Lei dove si immagina tra cinque anni? Lo abbiamo chiesto metaforicamente alla filiera agroalimentare italiana, che vedrà ripianificare il proprio futuro dai nuovi organi di governo Ue freschi di elezioni. Dopo gli scossoni della pandemia, delle guerre ancora in corso, le grandi proteste degli agricoltori, che cosa si aspetta il settore? Tra politiche green da sostenere e ricalibrare, redditi e produzione da salvaguardare, un cambiamento climatico che va fronteggiato e mitigato in mercati che restano carichi di tensioni. Come i diversi colori dello spettro, ascolteremo un grande saggio dell’agricoltura, Carlin Petrini, gastronomo e fondatore di Slow food, Angelo Frascarella, docente di Economia agraria all’Università di Perugia, e Mario Piccialuti, direttore generale di Unionfood, la più grande associazione di categorie alimentari in Europa.

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  • Ragazzi di campagna
    Jun 13 2024

    Aprire un chiosco sulla spiaggia è sicuramente al primo posto tra le fantasie dei sognatori ad occhi aperti. Al secondo posto, quasi a pari merito, c’è il “mollo tutto e vado a vivere in campagna”. Ma l’agricoltura non è così aperta agli startupper. E la scarsità di giovani è la grande incognita del settore. Soprattutto in Italia, il Paese più vecchio d’Europa, dove le campagne hanno perso il 6 per cento della popolazione tra i 15 e i 19 anni nel periodo 2018-22 e il trend continua inalterato. Senza contare che il nostro è anche tra i Paesi in cui la terra costa di più. Che cosa fare per rendere più attrattive le aree rurali per i ragazzi e le giovani famiglie? Ne parliamo con Fabio Del Bravo, responsabile Sviluppo rurale dell’Istituto di servizi per il mercato agricolo alimentare (Ismea), e con il presidente dei giovani di Confagricoltura Giovanni Gioia. Allora quale può essere la ricetta vincente per un esordiente? Lo racconta Lorenzo Cannella, imprenditore siciliano specializzato in acquaponica.

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  • Il semaforo a tavola
    Jun 6 2024

    L’Italia, il suo attuale governo e una parte della filiera agroalimentare vedono il semaforo dell’etichetta Nutriscore come uno dei grandi nemici, che osa bocciare, con rosso o arancione prodotti simbolo del made in Italy, additati come nocivi per la salute. Il semaforo in etichetta e la dieta universale sono l’approccio giusto per indirizzare le scelte dei consumatori? Ne abbiamo parlato con Pietro Paganini, analista e divulgatore socioeconomico. La grande sfida è diffondere una buona cultura alimentare. Quale contributo possono dare la filiera agroalimentare e la buona cucina? Lo abbiamo chiesto a Federico Francesco Ferrero, vincitore di Masterchef e medico nutrizionista. Ma non dimentichiamo che l’Italia è anche il Paese del sovrappeso e dell’obesità in aumento, anche tra i bambini. E i cibi troppo processati secondo l’Oms sono responsabili dell’aumento dell’incidenza del cancro in età giovanile. Per questo la scienza appoggia l’adozione del Nutriscore come uno degli strumenti, semplici e immediati, che può funzionare in chiave di prevenzione. Ne parliamo con Walter Ricciardi, docente di Igiene e Medicina preventiva all'Università Cattolica.

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  • Telerilevamento, il grande fratello che ci piace
    May 30 2024

    L’Italia è ancora il paese delle truffe Ue in agricoltura? Se si pensa che il livello di interesse della criminalità organizzata su questa importante fonte di finanziamento è secondo solo al traffico di droga, certo non si può pensare che basti un cambio di legislatura per dire che è tutta acqua passata. Ma la via intrapresa da Agea, l’organismo statale che eroga e coordina gli aiuti europei destinati ai produttori agricoli, è quella di puntare su politiche di contrasto efficaci. E tra gli strumenti da utilizzare, c’è il telerilevamento. Foto aeree, monitoraggio satellitare continuo e utilizzo dell’intelligenza artificiale. Un percorso virtuoso promosso dal ministero dell’Agricoltura e apprezzato dall’Ufficio Ue per la lotta alle frodi, che ha designato l’Italia laboratorio europeo. Ne parliamo con il ministro dell’agricoltura Francesco Lollobrigida e con Fabio Vitale, direttore generale di Agea. Regia scientifica del telerilevamento europeo è il Joint research centre della Commissione Ue che ha sede a Ispra, sul Lago Maggiore. E l’applicazione alla Pac è solo una delle tante. Perché grazie a questo strumento gli agricoltori europei, basandosi sui dati possono migliorare la loro efficienza, produttività e sostenibilità. Quali sono le best practice? A raccontarlo è Alessandra Zampieri, direttrice delle risorse sostenibili del Centro comune di ricerca.

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  • Città sott’acqua, la cura è nel suolo
    May 23 2024

    Troppe città, con i loro hinterland iper-urbanizzati, sono dei veri acceleratori di alluvioni e l’ultima acqua alta milanese ce lo ha puntualmente ricordato. Le responsabilità sono anche e soprattutto nel passato. Ma ora come si torna indietro, rimediando agli errori fatti? Una delle risposte è la cosiddetta “città spugna” con la depavimentazione, ovvero la liberazione del suolo dall’asfalto e dal cemento. Via tutto. La terra torna a respirare e ad assorbire l’acqua. Si possono così riforestare ampie aree urbane e coltivarle con orti o giardini fioriti, per combattere le isole di calore, aumentare la biodiversità e ridurre gli allagamenti. Ma non è tutto così semplice. Marco Callerio, responsabile dei servizi di ingegneria di Cap e progettista di Spugna città metropolitana di Milano, ci racconta come procedono i lavori finanziati dal Pnrr. Quali sono le giuste coordinate di questa rigenerazione - possibile e verde - delle città? Lo racconta Giuseppe Corti, direttore Crea Agricoltura e ambiente.

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  • La malagricoltura
    May 16 2024

    L’arrivo dei rinforzi per salvare l’agricoltura dai tentacoli delle agromafie con l’impiego di cinquemila carabinieri è davvero un segnale positivo per un settore in cui le frodi sui fondi Ue sottratti illegalmente sono di fatto strutturali da anni e con i tassi di recupero più bassi, come certifica l’ultimo rapporto della Corte dei Conti Ue. La criminalità inquina la filiera agroalimentare nei diversi anelli e la rende permeabile a caporalato, reati ambientali, contraffazione, estorsione, accaparramento di suoli agricoli e pratiche sleali. Perché l’Italia è così esposta e quali sono le conseguenze per i consumatori, i mercati e gli agricoltori? Ne parliamo con Fabio Monteduro, professore associato di economia aziendale e docente di gestione del rischio all’Università di Roma Tor Vergata. L’agromafia è certamente un mutante, che si trasforma, si evolve e deforma tutto ciò che tocca. Quali sono i suoi nuovi volti? Lo spiega Fabiola Massa, docente di diritto dei mercati e protezione dell’innovazione all’università di Tor Vergata. Non tutto è perduto. Le azioni di contrasto possono funzionare e su terreni confiscati alle mafie rinascono attività economiche prospere e pulite. È il caso della cooperativa sociale Verbumcaudo, dove giovani agricoltori nel palermitano hanno trasformato un bene confiscato alla criminalità organizzata in un centro di produzione tutta biologica. A raccontarlo è l’agricoltore Luca Li Vecchi.

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  • Energia pulita a caccia di ettari
    May 9 2024

    La corsa alla transizione energetica e gli obiettivi europei di decarbonizzazione, in un quadro normativo ancora lacunoso, hanno scatenato una caccia alle superfici più adatte per installare nuovi impianti che il settore agricolo percepisce come un vero e proprio assalto. Una colonizzazione silenziosa, tra affitti, vendite e in qualche caso espropri di terreni agricoli che ha trovato le imprese fragili ed esposte a forme di accaparramento dei suoli, soprattutto nelle aree più marginali. Il Governo ha provato a mettere una toppa vietando l’installazione di pannelli fotovoltaici a terra sui suoli produttivi, fatto salvo l’agrivoltaico che concilia energia e produzioni agricole. Ma il danno agricolo arriva anche dall’impatto sul paesaggio. Ne parliamo con Stefano Masini, responsabile Ambiente di Coldiretti. Come è potuto succedere che pannelli solari e pale eoliche si siano trasformati da importante opportunità a minaccia? A raccontarlo dalla Sicilia è Josè Rallo, amministratore delegato dell’azienda vitivinicola Donnafugata. Per lo sviluppo di entrambi i settori serve chiarezza sulle aree idonee all’installazione degli impianti e una regia razionale del processo di transizione energetica. Come spiega Paolo Rocco Viscontini, presidente di Italia Solare.

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  • L’agricoltura dolce…e un po’ salata
    May 2 2024

    “E poi c’è anche la barbabietola da zucchero…”. Questa frase ha salvato diverse interrogazioni di geografia alle elementari, quando c’era un vuoto di memoria sulle coltivazioni di una regione… perché nel recente passato la bieticoltura in Italia superava abbondantemente i 200mila ettari e c’erano una ventina di zuccherifici. Poi una serie di riforme europee ha portato a una drastica razionalizzazione. E oggi la barbabietola – una coltura decisamente brillante dal punto di vista ambientale - si coltiva su 30 mila ettari in sette regioni, con un unico player nazionale e due zuccherifici. La novità è che quest’anno c’è stato un boom delle semine del 30%, complici le ottime quotazioni, ed entro il 2025 lo zucchero made in Italy sarà tutto certificato biologico o da agricoltura integrata. Ne parliamo con Claudio Gallerani presidente di Coprob-Italia Zuccheri. Dallo zucchero al sale. Un po’ per contrasto, ma anche perché la salicoltura, la coltivazione del sale marino ha diverse caratteristiche che la avvicinano all’agricoltura. Tanto che dal 2019 la Francia ha inserito la saliculture nelle attività agricole nazionali. Una linea già seguita dalla Sicilia e che potrebbe essere adottata anche dall’Italia. A spiegarlo Vincenzo Lenucci responsabile economico di Confagricoltura.

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