• Benedetta Tagliabue, acciaio e vimini, solidità e leggerezza, disciplina ed emozione
    Aug 1 2024

    Una struttura d'acciaio rivestita di pannelli in vimini. Benedetta Tagliabue è proprio così, come il padiglione spagnolo che ha progettato nel 2010 per l'Expo di Shangai: innovazione e tradizione, solidità e leggerezza, disciplina ed emozione.
    Infanzia in Brianza, “vita da girovaga” per sua stessa ammissione, carriera internazionale, naturalizzata spagnola (vive da molti anni a Barcellona) "da sempre per me il disegno - dice - è lo strumento che mi aiuta a capire il mondo”. Il suo maestro, punto di riferimento professionale e non, resta il marito prematuramente scomparso nel 2000, l'architetto catalano Enric Miralles, considerato l'enfant terribile dell'architettura spagnola.

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  • Giulio Iacchetti, gli oggetti disobbedienti e il design inclusivo
    Jul 25 2024

    Per Giulio Iacchetti e per la sua poetica progettuale il design deve misurarsi con una certa “estensione democratica”. Due volte compasso d'oro, attento all'evoluzione del rapporto tra artigianalità e design e alla ricerca di nuove tipologie di oggetti di design, il suo è un approccio quasi sentimentale alla progettazione. Classe 1966, arrivato alla professione da autodidatta, all'insegna di un design inclusivo gli oggetti che crea, per sua stessa definizione, sono oggetti "disobbedienti". “Ogni oggetto nuovo che viene disegnato - racconta - disobbedisce alla regola della continuità con quello precedente. E poi - sottolinea - la disobbedienza è molto più interessante dell’obbedienza”.

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  • Rossana Orlandi, la gran dama del design
    Jul 18 2024

    Per Rossana Orlandi, gallerista, gran dama del design, numero uno dei talent scout, l'hanno definita in molti modi, tutto nasce dalle relazioni, dalle passioni, dalle emozioni. Premio compasso d'oro alla carriera nel 2022, la sua galleria a Milano è considerata una vera e propria mecca del design, punto di riferimento a livello internazionale per il settore. Un’ex fabbrica di cravatte che, in realtà, doveva diventare la casa di famiglia e una casa, un luogo d’incontri, nelle intenzioni della sua creatrice, è rimasta. Ha promosso decine di designer e artisti, con un fiuto infallibile ha anticipato visioni e tendenze.
    Trent’anni di lavoro nella moda nella sua prima vita professionale, deve a un incontro speciale, quello con Coco Chanel, i suoi punti di riferimento in termini di eleganza e classe.

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  • Antonio Citterio, il gentleman del design
    Jul 11 2024

    Per Antonio Citterio anche la creatività è un mestiere: va educata e alimentata costantemente. Conosciuto con il soprannome di "gentleman del design", ad indicare un modo di progettare e realizzare oggetti ed edifici dalle forme gentili, quattro volte compasso d'oro, i prodotti che ha firmato abitano le case di molti e popolano l'immaginario domestico collettivo. Lontano anni luce dal radicalismo, Citterio coniuga da sempre slancio creativo e pragmatismo industriale, design e mercato: "dalla scuola americana ho imparato molto presto - racconta - che la creatività è parte del processo". Il disegno per lui è sostanza: apprendimento, ispirazione, relazione. “Solo ridisegnando un edificio - sottolinea - ne capisci il progetto”.

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  • Michele De Lucchi, l'architettura, il design e lo spirito del tempo
    Jul 4 2024

    Per Michele De Lucchi, architetto e fondatore di AMDL CIRCLE, la ricetta segreta dell'architettura e del design non ha a che fare con la forma, il colore, la meccanica, questi elementi sono solo la sua conseguenza, è connessa invece alla capacità di saper cogliere lo spirito del tempo. Solo così spiega il successo della lampada Tolomeo, uno dei suoi oggetti più iconici, la lampada più venduta al mondo. Solo così descrive il suo tratto distintivo, la sua cifra progettuale, che in molti riconducono all'unione tra funzionalità ed estetica. Classe 1951, allievo di Ettore Sottsass, che - dice - imitava in tutto, ha disegnato oggetti e arredi per le più conosciute aziende italiane ed europee, ha progettato e ristrutturato numerosi edifici sedi di grandi società nel mondo. Porta la sua firma il Padiglione Zero, simbolo di Expo Milano 2015. La sua visione per l'architettura del futuro guarda ad edifici che seguano il ciclo vitale dell'ecosistema.

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  • Stefano Boeri, l’architettura: un lavoro fantastico
    Jun 27 2024

    Per Stefano Boeri l’architettura non solo è una scoperta di luoghi ma anche di geografie mentali, di aree nuove del sapere.
    Classe 1956, figlio d'arte, la mamma Cini Boeri è stata una delle protagoniste dell'architettura e del design del '900 in Italia. Ha saputo portare nel suo approccio progettuale le passioni della vita, dall’amore per il mare a quello per la politica. Lo testimoniano i suoi edifici simbolo, come la Villa Mediterranée di Marsiglia e il Bosco Verticale di Milano, anticipatore quest’ultimo di molti temi legati alla sostenibilità e alla biodiversità in contesti urbani. Ha dato molti contributi alla riflessione sulla città del futuro che per Stefano Boeri ha la sua rappresentazione nella città arcipelago.

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  • Mario Cucinella, sostenibilità e bellezza si coniugano
    Apr 16 2024

    Classe 1960. Mario Cucinella nasce a Palermo, ma si trasferisce giovanissimo prima in provincia di Piacenza e poi vicino a Genova. È proprio nel capoluogo ligure che si laurea ed entra in contatto con il collega e futuro amico, Renzo Piano.

    L’architetto ci racconta della sua formazione, dell’apprendistato nello studio di Piano e di un viaggio negli States che ricorda con grande intensità: senza soldi ma con la sete di avventura. La carriera decolla dopo un’esperienza a Parigi; dal suo studio di Bologna progetta spazi culturali, luoghi di cura e centri polifunzionali dalle forme avveniristiche. Ogni edificio ha caratteristiche uniche in cui l’armonia estetica si coniuga con la sostenibilità ambientale e, soprattutto, sociale.

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  • Matteo Thun, la bellezza del benessere
    Apr 15 2024

    Matteo Thun è nato e cresciuto in Alto Adige. Dopo gli studi con gli artisti Oskar Kokoschka ed Emilio Vedova all'Accademia di Salisburgo, si laurea in architettura a Firenze. Nel 1982 fonda il gruppo Memphis insieme all’amico e collega Ettore Sottsass. Pochi anni dopo si trasferisce a Milano e apre il suo studio di architettura e design. Oggi gode della collaborazione di oltre 70 architetti internazionali e progetta edifici destinati al benessere delle persone.

    Thun si basa sul concetto di longevità estetica abbinata alla durabilità tecnica. Ha infatti realizzato hotel, eco-resort e luoghi di cura utilizzando il legno e basandosi sulla design therapy.

    Le sue opere sono il risultato di un profondo dialogo tra le esigenze dei clienti, il contesto ambientale e la storia culturale dei luoghi.

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