La nascita dell'individuo

Confrontarsi con sé stessi e i propri limiti

By: Osho, News Services Corporation - traslation

Narrated by: Giorgio Perno

Collana: Sulla via della trasformazione “La prima nascita ci è data dai genitori. Non è una nascita, è un semplice rivestire un corpo nuovo. Esiste però un’altra nascita: accade attraverso la meditazione. Quella è la vera nascita; solo dopo questa si nasce a sé stessi. Questa è la vera nascita che si deve dare a sé stessi. Quindi non sentitevi soddisfatti finché non siete giunti, dentro di voi, a questa seconda nascita. Fino ad allora nessuna energia dovrebbe rimanere assopita dentro di voi. ”La nascita dell’individuo prende dunque forma con la scelta di risvegliare tutte le proprie potenzialità, così da vivere l’ebbrezza dell’energia che incarniamo. È un processo che richiede determinazione, costanza, impegno nel non darsi per scontati; dando spazio a una presenza consapevole, la cui luce rischiarerà un sentiero che porta a toccare le vette abissali dell’esistenza. Ma per conseguire una vera integrità, è necessario il coraggio di confrontarsi con sé stessi, senza più giudicarsi, perché è nell’accettazione di sé il primo passo di un percorso dove la totalità e uno spirito giocoso sono i fatto riprimari. In questi discorsi Osho aiuta a mettere a fuoco la propria realtà attuale – così com’è – con uno sguardo distaccato per nulla giudicante. In questo modo è possibile attivare una modalità di comprensione importante, per uscire dall’abituale tendenza a voler migliorarsi e aspirare a mete sempre distanti, remote. Nel testo, Osho spiega con chiarezza che solo lasciando andare il passato e non aspirando a un futuroi potetico, si entra in uno spazio di meditazione che attiva una rinascita nel qui e ora, l’unico istante effettivamente a nostra disposizione. E in tal senso suggerisce metodi spontanei e tecniche da lui ideate per corrispondere allo specifico equilibrio psicofisico dell’uomo contemporaneo. E per attivare un cambio di rotta esistenziale, questo è il suo suggerimento: “Non dovresti cercare di diventare ciò che gli altri pretendono: dovresti cercare di conoscere chi sei – non in base a un tuo ideale, ma in base a ciò che sei, nella realtà dei fatti! Chi sei tu, veramente? È bene conoscere le realtà della propria vita come semplici fatti; avvicinali dunque, e conoscili in modo distaccato. Non farti coinvolgere dalla voglia di condannare o di esaltare quelle cose: entrambe sono modalità sbagliate. Dovrai conoscere l’ego, il sesso, la rabbia, l’attaccamento e l’avidità con estrema semplicità e innocenza. Riconoscili per ciò che sono: le realtà della tua vita, le tue energie. Allora accade qualcosa di sorprendente: non appena diventi consapevole di qualsiasi fenomeno e cerchi di scrutarlo a fondo, proprio quell’attenzione, la sola presenza, la semplice consapevolezza... porta con sé un cambiamento. Non devi fare proprio nulla.”

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