Commissario De Vincenzi

Milano anni '30. Un Commissario studioso di Freud. Personaggi indagati nei loro lati più nascosti e inconfessabili. Questi gli ingredienti della saga dedicata al Commissario De Vincenzi, di Augusto De Angelis, padre del giallo italiano.

Il nome di Augusto De Angelis, (Roma 1888, Como 1944), giornalista e scrittore, è legato soprattutto a quello del commissario De Vincenzi, protagonista di una quindicina di romanzi.

Romanzi di un successo destinato a durare poco, a causa della censura fascista che impose la chiusura della collana dei gialli Mondadori. E dei fascisti fu vittima lo stesso De Angelis, arrestato con l'accusa di antifascismo per alcuni articoli pubblicati nel 1943 sulla "Gazzetta del Popolo".

Uscito di prigione l'anno successivo, venne brutalmente picchiato da un attivista fascista, morendo pochi giorni dopo presso l'ospedale di Como. Oltre ai romanzi dedicati al commissario De Vincenzi, De Angelis fu traduttore di alcune opere di autori francesi e autore di biografie (Maria Antonietta-Regina di Francia, 1934 e L'amante di Cesare, 1936).

Il commissario De Vincenzi è la prima figura di investigatore nella storia del giallo all'italiana.

Uomo di cultura, alla Philo Vance, discreto e romantico, mostra una particolare sensibilità per la condizione umana e per questo le sue indagini sono sempre improntate alla ricerca delle ragioni e dei contesti ambientali in cui i crimini maturano. Molto diverso da investigatori quali Sherlock Holmes e Poirot, può per alcuni versi ricordare il commissario Maigret, per la sua umanità nel trattare i casi e il suo interesse per la psicologia dei personaggi.

Nei quindici romanzi che lo vedono protagonista, a partire da Il banchiere assassinato, prima indagine del commissario, è dipinta, nei suoi scorci più veri, la Milano degli anni Trenta. Quella dell'alta borghesia, come in Sei donne e un libro, in cui De Vincenzi investiga sulla morte del senatore Ugo Magni, chirurgo molto noto a Milano, uomo affascinante e di gran successo con le donne, il cui cadavere viene ritrovato in una libreria antiquaria di via Corridoni. O della nobiltà milanese, sui cui misteri il commissario De Vincenzi indagherà ne La barchetta di cristallo, un gioiello proveniente dalla Cina, imbattendosi in passaggi segreti e storie di oppio e gemme preziose.

Finiti nel dimenticatoio a causa della censura fascista, i romanzi furono riportati in auge negli anni settanta soprattutto grazie agli sceneggiati televisivi che andarono in onda tra il 1974 e il 1977, con l'ottima interpretazione di Paolo Stoppa nelle vesti di De Vincenzi.

Nella versione audiolibro, i romanzi del commissario De Vincenzi sono narrati da una voce nota agli ascoltatori Audible, quella intensa e di mestiere di Claudia Giannelli. I suoi toni profondi immergono completamente l'ascoltatore nelle atmosfere lontane del secolo scorso.