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Il cacciatore di libri

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Un’inviata virtuale in libreria per scoprire le ultime novità del mercato editoriale. In ogni puntata due interviste dal vivo a scrittrici e scrittori, italiani e stranieri, per parlare dei romanzi: dai personaggi ai temi, dalle trame ai retroscena della scrittura. Con uno stile informale Alessandra Tedesco racconta i romanzi e talvolta anche gli aspetti inediti degli autori. Un modo per orientarsi nella vasta produzione editoriale e scegliere il libro adatto a sé.

2008 Radio 24 Il Sole 24 ore
Política y Gobierno
Episodios
  • Antonio Scurati
    Jun 14 2025

    "M - La fine e il principio" di Antonio Scurati

    Puntata dedicata alla serie "M" nella quale Antonio Scurati ha narrato la nascita e la caduta del fascismo e ha acceso un faro sulle contraddizioni di Benito Mussolini. Il quinto e ultimo volume è "M - La fine e il principio" (Bompiani). Tutto era iniziato con "M - Il figlio del secolo" nel quale si raccontava la nascita del Fascismo che nel 1919 era stato proposto come un movimento progressista in antitesi al vecchiume dell'epoca. Fin da subito, però, il Fascismo ha fatto della violenza il suo modus operandi. Nel corso dei vari libri, che Scurati stesso ha definito "romanzi documentario" in quanto puntellati da documenti d'epoca, lo scrittore ha raccontato le nefandezze del Fascismo, ma soprattutto ha messo in evidenza il comportamento contraddittorio del Duce. Da una parte si presentava come emblema di coraggio e di potere, dall'altra dimostrava ottusità politica, mediocrità e cinismo (per esempio mandando a combattere un esercito mal equipaggiato). In questo romanzo conclusivo si va dal '43 al '45, quindi la caduta del Fascismo decretata dal Gran Consiglio il 28 luglio del '43, la Repubblica di Salò, la guerra civile, l'occupazione nazista, le rappresaglie, insomma violenza e ancora violenza. Con un Benito Mussolini che appare apatico, disilluso, depresso, ma soprattutto che ancora una volta tradisce il suo popolo.

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  • Enrico Galiano e Bibbiana Cau
    Jun 7 2025

    "Quel posto che chiami casa" di Enrico Galiano e "La levatrice" di Bibbiana Cau

    Vera è una adolescente, ha un fratello più grande di ben tredici anni. Sarebbe più corretto dire, però, aveva, perché un giorno arriva a casa a una telefonata: suo fratello è stato investito da un treno. Vera aveva con C’è, così lo chiamava, un rapporto veramente simbiotico, nonostante la grande differenza di età. Dopo la sua scomparsa, i genitori eludono le domande che Vera fa sul fratello e lei si sente sempre più sola e inadeguata, anche rispetto a quel fratello amato, ma anche invidiato perché era considerato dai genitori quasi perfetto. Un giorno Vera inizia a sentire la voce del fratello nella sua testa. I compagni di scuola pensano che sia matta. L’unica a darle credito è Ginevra, detta Gin, destinata a diventare la sua migliore amica. Tutto questo è raccontato in "Quel posto che chiami casa" di Enrico Galiano (Garzanti). Un romanzo commovente che parla di amore fra un fratello e una sorella, ma che parla anche di adolescenti, della difficoltà di trovare un posto nel mondo, del sentirsi inadeguati, un romanzo che parla della gara all’essere perfetti e di disturbi mentali.

    Nella seconda parte parliamo di un romanzo che ci porta nel cuore della Sardegna nel 1917. Mallena è arrivata a Norolani quindici anni prima e qui fa la levatrice empirica, nel senso che non ha studiato per fare questo mestiere, fra l’altro non sa né leggere né scrivere, ma il suo è un mestiere antico, appreso attraverso la pratica. In più Mallena conosce il potere delle erbe e dei rimedi naturali. Quando il marito torna dalla guerra dopo aver perso una gamba, c’è bisogno di soldi per le medicine oltre che per crescere i due figli, e così Mallena decide di chiedere al sindaco di essere pagata per i servizi che ha sempre prestato alle donne gratuitamente. Per tutta risposta le autorità fanno arrivare dal Continente un’ostetrica professionista che non conosce le tradizioni e la cultura delle donne del luogo. Questa è la trama di "La levatrice", opera prima di Bibbiana Cau (Nord).

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  • Cristina Cassar Scalia e Chiara Francini
    May 31 2025

    "Delitto di benvenuto" di Cristina Cassar Scalia e "Le querce non fanno limoni" di Chiara Francini

    Quando si nomina Cristina Cassar Scalia viene subito in mente il personaggio seriale di Vanina Guarrasi, vicequestore a Catania, protagonista di diversi gialli. Stavolta la scrittrice siciliana ha dato vita a un nuovo personaggio: Scipione Macchiavelli, giovane funzionario di Pubblica sicurezza a metà degli anni '60, a capo del commissariato romano di Via Veneto, quello della Dolce Vita (di cui lui stesso era in parte protagonista) che viene trasferito per punizione a Noto, in Sicilia. Un luogo per lui completamente oscuro. Non ha mai avuto a che fare con crimini particolarmente gravi, mentre appena arriva a Noto, completamente spaesato, deve affrontare la scomparsa di un uomo molto in vista in città. Il romanzo è "Delitto di benvenuto" di Cristina Cassar Scalia (Einaudi).

    Nella seconda parte parliamo di "Le querce non fanno limoni" di Chiara Francini (Rizzoli). Due piani temporali diversi: da una parte il ventennio fascista con la guerra, il '43 e la nascita della Resistenza; dall'altro c'è l'inizio degli anni '70, gli anni di Piombo e le Brigate Rosse. Un romanzo ricco di personaggi che girano intorno alla protagonista, Delia, arrivata a Campi Bisenzio, in Toscana, nel '56 creando Il Cantuccio, un luogo magico, quasi un luogo dell'anima perché sembra avere anche un tempo sospeso. Delia dà da mangiare e da bere senza fissare un prezzo, ma i clienti fanno delle donazioni volontarie. Un luogo dove tutte le persone vengono accolte. Delia racconta il suo passato da bambina e ragazzina in una famiglia borghese a Firenze, l'ascesa del Fascismo e poi la sua adesione alla Resistenza, ma nello stesso tempo si parla di un tempo presente nel romanzo, cioè il 1973, quando Delia accoglie una ragazza, Irma, che si innamora di un ragazzo che è vicino alle Brigate Rosse.

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